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PIANTE TOSSICHE PER GLI ANIMALI - GALLERIA DI IMMAGINI
Materiale didattico: Prof. Paola Roncada
Ringraziamenti: Dott. Riccardo Zaccone

Caratteristiche e distribuzione. Appartenente alla famiglia delle Araceae, questo genere identifica diverse specie originarie delle zone tropicali e subtropicali dell'America centrale e meridionale, tuttavia viene spesso apprezzata come pianta ornamentale.
Componente tossico. Ossalato di calcio. Quest’ultimo si ritrova principalmente sotto forma di rafidi, piccoli aghi microscopici in grado di ledere la mucosa orale, esofagea e del tubo gastroenterico coadiuvando l’entrata di sostanze irritanti contenute nelle foglie.
Sintomatologia locale. Edema e irritazione della mucosa orale, scialorrea, difficoltà ella deglutizione.
Sintomatologia sistemica. Solo a seguito di ingestione di grandi quantità è possibile avere ulcere gastriche, vomito, emorragie gastroenteriche, diarrea.

Caratteristiche e distribuzione. Il genere identifica diverse specie rampicanti sempreverdi appartenente alla famiglia delle Araceae, principalmente diffuse nelle zone tropicali dell’America latina. Raramente cresce spontanea al di fuori delle aree dal clima tropicale, tuttavia viene spesso utilizzata come pianta ornamentale.
Componente tossico. Ossalato di calcio. Quest’ultimo si ritrova principalmente sotto forma di rafidi, piccoli aghi microscopici in grado di ledere la mucosa orale, esofagea e del tubo gastroenterico coadiuvando l’entrata di sostanze irritanti e anti-tripsiniche determinando la liberazione di istamina e bradichinina.
Sintomatologia locale. Edema e irritazione della mucosa orale, scialorrea, difficoltà ella deglutizione.
Sintomatologia sistemica. Solo a seguito di ingestione di grandi quantità è possibile avere ulcere gastriche, vomito, emorragie gastroenteriche, diarrea.

Caratteristiche e distribuzione. Il genere identifica diverse specie rampicanti sempreverdi appartenente alla famiglia delle Araceae, principalmente diffuse nelle zone tropicali dell’America latina. Raramente cresce spontanea al di fuori delle aree dal clima tropicale, tuttavia viene spesso utilizzata come pianta ornamentale.
Componente tossico. Ossalato di calcio. Quest’ultimo si ritrova principalmente sotto forma di rafidi, piccoli aghi microscopici in grado di ledere la mucosa orale, esofagea e del tubo gastroenterico coadiuvando l’entrata di sostanze irritanti e anti-tripsiniche determinando la liberazione di istamina e bradichinina.
Sintomatologia locale. Edema e irritazione della mucosa orale, scialorrea, difficoltà ella deglutizione.
Sintomatologia sistemica. Solo a seguito di ingestione di grandi quantità è possibile avere ulcere gastriche, vomito, emorragie gastroenteriche, diarrea.

Caratteristiche e distribuzione. Genere di piante appartenente alla famiglia Liliaceae, diffuso in Europa, Asia e Nord America e coltivato per lo più come piante ornamentale.
Componente tossico. Sostanze tossiche contenute nella frazione acquosa della foglia e dei fiori che causa nefrotossicità acuta (soprattutto nel gatto).
Sintomatologia sistemica. Scialorrea, vomito, letargia, poliuria, anuria (24-48 ore).

Caratteristiche e distribuzione. Genere di piante angiosperme della famiglia Hydrangeaceae comunemente usate come piante ornamentali.
Componente tossico. Sostanza analoga al cianuro contenuta nei boccioli e nei fiori.
Sintomatologia sistemica. Se ingerite in grandi quantità. Vomito, letargia, cianosi, problemi respiratori, convulsione, morte.

Caratteristiche e distribuzione. Genere di piante appartenente alla famiglia delle Verbenaceae. Nativa delle regioni tropicali di America e Africa. In territorio italiano è utilizzata come specie ornamentale, cresce spontanea nelle due isole maggiori.
Componente tossico. Lantadene A e B sia nelle foglie che nei frutti.
Sintomatologia sistemica. Nausea, vomito, diarrea, debolezza e problemi di respirazione.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta della famiglia delle Fabacee, diffuso nella parte orientale del bacino del Mediterraneo.
Componente tossico. Alcaloidi come la lupaina e lupotossina contenuta in frutti e foglie.
Sintomatologia sistemica. Nausea, ipersalivazione, vomito, dolori addominali, vomito vertigini depressione respiratoria.

Caratteristiche e distribuzione. Albero caducifoglio appartenente alla famiglia delle Fabacee. Cresce in Europa centrale e meridionale. Apprezzata come pianta da giardino.
Componente tossico. Alcaloidi quali citisina, contenuta principalmente nei semi maturi ma anche nei fiori e nei germogli.
Sintomatologia sistemica. Dipendente dalla specie. Cavalli, ruminanti, maiale, cane e gatto sono sensibili. Conigli e polli sono resistenti. Dilatazione delle pupille, nausea, vomito, mal di testa, convulsioni, battito cardiaco accelerato e difficoltà respiratorie.

Caratteristiche e distribuzione. Arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocinacee con un vasto areale che si estende nella fascia temperata calda dal Giappone al bacino del Mediterraneo. Largamente diffusa come pianta ornamentale, in Italia vegeta spontaneamente preferendo ambienti con substrato umido.
Componente tossico. L'oleandrina è un glucoside cardiocinetico con azione digotossina-simile ed effetto inotropo positivo (aumento della forza di contrazione) e cronotropo negativo (rallentamento del ritmo cardiaco per riduzione della velocità di conduzione atrio-ventricolare).
Sintomatologia sistemica. Crampi, atassia, aritmie, convulsioni, problemi epatici, nausea, vomito, diarrea emorragica, stomatite.

Caratteristiche e distribuzione. Arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocinacee con un vasto areale che si estende nella fascia temperata calda dal Giappone al bacino del Mediterraneo. Largamente diffusa come pianta ornamentale, in Italia vegeta spontaneamente preferendo ambienti con substrato umido.
Componente tossico. L'oleandrina è un glucoside cardiocinetico con azione digotossina-simile ed effetto inotropo positivo (aumento della forza di contrazione) e cronotropo negativo (rallentamento del ritmo cardiaco per riduzione della velocità di conduzione atrio-ventricolare).
Sintomatologia sistemica. Crampi, atassia, aritmie, convulsioni, problemi epatici, nausea, vomito, diarrea emorragica, stomatite.

Caratteristiche e distribuzione. Genere della famiglia delle Taxaceae (Conifere), comprende specie di alberi e arbusti sempreverdi con un areale che si spinge dall'Europa settentrionale al Nordafrica e al Caucaso. Quelli che sembrano i frutti in realtà sono degli arilli, ovvero delle escrescenze carnose che ricoprono il seme.
Componente tossico. Il principio attivo è la tassina B, un alcaloide con effetto cronotropo negativo (rallentamento del ritmo cardiaco per riduzione della velocità di conduzione atrio-ventricolare) diminuendo l’afflusso del sodio e del calcio a livello di cellule miocardiche.
Sintomatologia sistemica. Nausea, dolore addominale, tremori, dilatazione delle pupille, dispnea, tachicardia, severe bradiaritmie, collasso respiratorio.

Caratteristiche e distribuzione. Genere della famiglia delle Taxaceae (Conifere), comprende specie di alberi e arbusti sempreverdi con un areale che si spinge dall'Europa settentrionale al Nordafrica e al Caucaso. Quelli che sembrano i frutti in realtà sono degli arilli, ovvero delle escrescenze carnose che ricoprono il seme.
Componente tossico. Il principio attivo è la tassina B, un alcaloide con effetto cronotropo negativo (rallentamento del ritmo cardiaco per riduzione della velocità di conduzione atrio-ventricolare) diminuendo l’afflusso del sodio e del calcio a livello di cellule miocardiche.
Sintomatologia sistemica. Nausea, dolore addominale, tremori, dilatazione delle pupille, dispnea, tachicardia, severe bradiaritmie, collasso respiratorio.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta appartenente alla famiglia delle Buxacea, diffusa in Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale, con un areale centrato nel bacino del Mediterraneo. Apprezzata come pianta ornamentale.
Componente tossico. Alcaloidi, ciclobuxina D, soprattutto nelle foglie.
Sintomatologia sistemica. Vomito, diarrea, dolori addominali, squilibri elettrolitici, convulsione.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta appartenente alla famiglia delle Buxacea, diffusa in Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale, con un areale centrato nel bacino del Mediterraneo. Apprezzata come pianta ornamentale.
Componente tossico. Alcaloidi, ciclobuxina D, soprattutto nelle foglie.
Sintomatologia sistemica. Vomito, diarrea, dolori addominali, squilibri elettrolitici, convulsione.

Caratteristiche e distribuzione. Arbusto sempreverde della famiglia delle Rosacee, diffuso nel bacino del Mediterraneo orientale come siepe ornamentale.
Componente tossico. Caratteristici di quasi tutte le Rosacee, glicosidi cianogenetici, che portano alla liberazione di acido cianidrico. Contenuti soprattutto nel seme. Ad oggi opinioni controverse sulla tossicità della polpa del frutto.
Sintomatologia sistemica. Vomito, scialorrea, dispnea, arresto respiratorio, perdita di coscienza, coma.

Caratteristiche e distribuzione. Unico genere della famiglia delle Cycadaceae.
Componente tossico. Glicosidi pseudo-cianogenetici come il metilazossimetanolo-glucoside, liberato dalla scissione della cicasina nel rumine o nell’apparato gastroenterico. Azione alcalinizzante verso proteine e acidi nucleici.
Sintomatologia sistemica. Nausea, vomito, perdita di coscienza, danno epatico.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta ornamentale della famiglia delle Euforbiacee.
Componente tossico. Linfa di colore bianco contenente euforboni, triterpeni e alcaloidi ad azione irritante.
Sintomatologia sistemica. Edema e irritazione delle mucose dell’apparato digerente, scialorrea, vomito, diarrea, congiuntivite, dermatite.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae.
Componente tossico. Sostanze ad azione irritante per l’apparato gastroenterico. Semetiche e purgative. Se ingerite in elevate quantità possono essere mortali (20 bacche).
Sintomatologia sistemica. Dolore addominale, vomito, diarrea, coma e alla morte.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta cespugliosa sempreverde che appartiene alla famiglia delle Santalacee.
Componente tossico. Alcaloidi e lectine principalmente contenute in foglie e frutti.
Sintomatologia sistemica. Atassia, scialorrea, vomito, diarrea, dolori addominali, bradicardia, ipotensione, convulsioni.

I bulbi di diverse piante, sia ornamentali che spontanee, contengono numerose sostanze tossiche o irritanti che possono causare sintomi gastroenterici, tra i quali vomito, nausea, diarrea.

I bulbi di diverse piante, sia ornamentali che spontanee, contengono numerose sostanze tossiche o irritanti che possono causare sintomi gastroenterici, tra i quali vomito, nausea, diarrea.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta rampicante della famiglia delle Fabacee, spesso usata come pianta ornamentale per coprire muri, pergolati o recinzioni.
Componente tossico. Wisterina, una saponina principalmente contenuta in fiori, semi e radici.
Sintomatologia sistemica. Vertigini, dolore addominale, vomito e diarrea, midriasi.

Caratteristiche e distribuzione. Genere della famiglia delle Ericaceae che comprende oltre 1000 specie. In Italia si ritrovano come arbusti sempreverdi, coltivati in piena terra nei giardini, o come piante in vaso dai caratteristici fiori dalle tonalità rosa/fucsia.
Componente tossico. Graianotossina contenuta principalmente nelle foglie.
Sintomatologia locale. Irritazione mucosale e cutanea.
Sintomatologia sistemica. Scialorrea, vomito, diarrea, possibili sintomi neurologici e cardiologici.

Caratteristiche e distribuzione. Genere della famiglia delle Ericaceae che comprende oltre 1000 specie. In Italia si ritrovano come arbusti sempreverdi, coltivati in piena terra nei giardini, o come piante in vaso dai caratteristici fiori dalle tonalità rosa/fucsia.
Componente tossico. Graianotossina contenuta principalmente nelle foglie.
Sintomatologia locale. Irritazione mucosale e cutanea.
Sintomatologia sistemica. Scialorrea, vomito, diarrea, possibili sintomi neurologici e cardiologici.

Caratteristiche e distribuzione. L'edera è una pianta rampicante autoctona appartenente alla famiglia delle Araliaceae, apprezzata per la sua capacità di coprire con il suo fogliame pareti, superfici e recinzioni domestiche.
Componente tossico. Saponine triterpeniche e poli-ini.
Sintomatologia locale. Dermatiti da contatto e irritazione delle mucose dell’apparato gastrointestinale.
Sintomatologia sistemica. Nausea, vomito, diarrea, coliche.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta erbacea della famiglia delle Asteracee che comprende specie perenni e annuali diffuse in Europa e in Asia. Particolarmente apprezzata per le sue doti ornamentali come pianta da vaso cimiteriale.
Componente tossico. Piretrine.
Sintomatologia locale. Dermatiti da contatto.
Sintomatologia sistemica. Disordini gastroenterici, depressione e incoordinazione.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta a bulbo appartenente alla famiglia delle Primulacee tipiche delle zone del bacino Mediterraneo, si può trovare sia come pianta ornamentale sia come vegetazione spontanea in zone ombrose.
Componente tossico. Saponine, fra cui la più concentrata è la ciclamina.
Sintomatologia locale. Irritazioni cutanee.
Sintomatologia sistemica. Vomito, diarrea, convulsioni.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta a bulbo appartenente alla famiglia delle Primulacee tipiche delle zone del bacino Mediterraneo, si può trovare sia come pianta ornamentale sia come vegetazione spontanea in zone ombrose.
Componente tossico. Saponine, fra cui la più concentrata è la ciclamina.
Sintomatologia locale. Irritazioni cutanee.
Sintomatologia sistemica. Vomito, diarrea, convulsioni.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, diffusa dall'Europa al Caucaso. In Italia si trova spontaneo nei boschi delle Prealpi o come pianta ornamentale in parchi e giardini. Manca nell'Italia meridionale e insulare.
Componente tossico. Glicosidi cardiotossici (convallotossina – convalloside) con effetti simi-digitalici, principalmente contenuti in frutti e fiori. Glicosidi terpenici irritanti sulla mucosa gastroenterica.
Sintomatologia sistemica. Irritazione gastroenterica, nausea, vomito, aritmia, fibrillazione, bradicardia.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta ad alto fusto appartenente alle Sapindaceae diffusa in tutta l'Europa centrale e occidentale, l'Asia minore e nel Caucaso.
Componente tossico. Il componente tossico è presente nei semi e nei cotiledoni.
Sintomatologia sistemica. Soprattutto negli Ungulati. Miopatia atipica, depressione, anemia emolitica, metaemoglobinemia, formazione dei corpi di Heinz, sudorazione, perdita dell'appetito, debolezza muscolare, incapacità di mantenere la posizione quadrupedale, aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria.

Caratteristiche e distribuzione. Specie della famiglia delle Asteraceae. Pianta biennale perenne, che cresce spontanea in campi, prati e terreni incolti. Distribuita su tutta la parte continentale dell'Italia (escluse le isole), in Turchia e nell'Africa del Mediterraneo occidentale.
Componente tossico. Tutte le parti della pianta contengono alcaloidi pirrolizidinici epatotossici. La tossicità perdura anche a seguito dell’essiccazione, per cui è importante esaminare ogni balla di fieno prima di somministrarla agli animali.
Sintomatologia sistemica. Diarrea, costipazione, ittero, fotosensibilizzazione, perdita di peso, depressione, incoordinazione.

Caratteristiche e distribuzione. Specie della famiglia delle Asteraceae. Pianta biennale perenne, che cresce spontanea in campi, prati e terreni incolti. Distribuita su tutta la parte continentale dell'Italia (escluse le isole), in Turchia e nell'Africa del Mediterraneo occidentale.
Componente tossico. Tutte le parti della pianta contengono alcaloidi pirrolizidinici epatotossici. La tossicità perdura anche a seguito dell’essiccazione, per cui è importante esaminare ogni balla di fieno prima di somministrarla agli animali.
Sintomatologia sistemica. Diarrea, costipazione, ittero, fotosensibilizzazione, perdita di peso, depressione, incoordinazione.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta erbacea perenne di notevole sviluppo (può raggiungere anche i 2 metri d'altezza), cosmopolita, diffusa in tutte le regioni temperate e subtropicali. In Italia è presente in tutto il territorio.
Componente tossico. Ptaquiloside, terpene clastogenico, mutagenico, citotossico e carcinogenico in grado di recare danno al DNA formando addotti guanina-adenina. Tiaminasi, principio attivo in grado di distruggere la tiamina (vitamina B1).
Sintomatologia sistemica. Bovino: tumori vescicali, ematuria (Ematuria enzootica bovina), cistiti e pielonefriti emorragiche da complicazione batterica. Cavallo e monogastrici: danni neurologici.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta erbacea perenne di notevole sviluppo (può raggiungere anche i 2 metri d'altezza), cosmopolita, diffusa in tutte le regioni temperate e subtropicali. In Italia è presente in tutto il territorio.
Componente tossico. Ptaquiloside, terpene clastogenico, mutagenico, citotossico e carcinogenico in grado di recare danno al DNA formando addotti guanina-adenina. Tiaminasi, principio attivo in grado di distruggere la tiamina (vitamina B1).
Sintomatologia sistemica. Bovino: tumori vescicali, ematuria (Ematuria enzootica bovina), cistiti e pielonefriti emorragiche da complicazione batterica. Cavallo e monogastrici: danni neurologici.

Caratteristiche e distribuzione. Piante erbacee della famiglia delle Ranunculaceae distribuita in tutte le zone con clima temperato. Il suo habitat è piuttosto vario, essendo in grado di sopravvivere su diversi terreni.
Componente tossico. Ranuncolina, un alcaloide presente in tutta la pianta.
Sintomatologia locale. Dermatiti da contatto.
Sintomatologia sistemica. Vomito, diarrea, coliche, nefriti e convulsioni.

Caratteristiche e distribuzione. Genere di piante erbacee o arbustive della famiglia delle Plantaginaceae che cresce soprattutto nelle radure boschive e nei pascoli montani con terreno silice. In Sardegna viene apprezzata come pianta ornamentale nei giardini.
Componente tossico. Glicosidi cardiocinetici, digitossina e digossina, concentrati soprattutto nelle foglie. Svolgono un effetto inotropo positivo (aumentano la contrazione del muscolo cardiaco), dromotropo e cronotropo negativo (rallentando la conducibilità e la frequenza cardiaca).
Sintomatologia sistemica. Se ingerita in grandi quantità provocano stimolazione vagale. Vomito, aritmia, fibrillazione, convulsioni, bradicardia, nausea, possibile blocco-atrioventricolare.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta bulbosa erbacea appartenente alla famiglia delle Colchicaceae, fiorisce in autunno con fiore molto simile a quello del Crocus. È tipica dei prati falciati, dei pascoli irrorati e delle schiarite boschive dell'Europa centrale.
Componente tossico. Colchicina, alcaloide altamente tossico in quanto impedisce la formazione del fuso mitotico.
Sintomatologia locale. Irritazione.
Sintomatologia sistemica. Scialorrea, Ematemesi, dolori addominali, diarrea, dispnea, collasso cardiocircolatorio, danni multi-organo e soppressione midollare.

Caratteristiche e distribuzione. Piante arbustive appartenenti alla famiglia delle Phytolaccaceae, comprende specie erbacee, arbustive e arboree. Cresce su terreni incolti, campi e giardini.
Componente tossico. Triterpeni, saponine, glicoproteine e acido ossalico.
Sintomatologia sistemica. Vomito, diarrea, coliche, paralisi respiratoria, tremori e difficoltà di deambulazione.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta erbacea della famiglia delle Apiaceae, originaria dell'Europa, capace di crescere fino a 1800 m di altitudine.
Componente tossico. Alcaloidi neurotossici tra i quali coiina (la più tossica), conisrina, pseudoconidrina, meticonicina e coniceina.
Sintomatologia sistemica. Dopo 1-2 ore dall’ingestione nausea, vomito, scialorrea, dolore addominale, diarrea, tremori muscolari e convulsioni. In casi gravi paralisi della muscolatura striata, dalle estremità fino alla paralisi respiratoria. Sintomi neurologici, mioglobinuria, insufficienza renale.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta appartenente alle Solanacee diffusa nelle regioni sub-tropicali e nei climi temperati. In Italia è diffusa soprattutto vicino nelle zone rurali e ai margini delle strade.
Componente tossico. Scopolamina e atropina. Alcaloidi presenti in tutta la pianta, ma soprattutto nei semi.
Sintomatologia sistemica. Broncodilatazione e inibizione della broncocostrizione (blocco sui recettori muscarinici della muscolatura respiratoria), effetti allucinogeni e sedativi.

Caratteristiche e distribuzione. Unica specie del genere Ricinus, appartenente alla famiglia delle Euforbiacee. Pianta pantropica, preferisce zone subtropicali e temperate.
Componente tossico. Ricina, contenuta soprattutto nei semi che devono essere masticati per rilasciare i composti tossici.
Sintomatologia sistemica. Nausea, vomito, dolore addominale, diarrea emorragica, nefrotossicità acuta fino ad anuria, cianosi, collasso respiratorio, morte

Caratteristiche e distribuzione. Unica specie del genere Ricinus, appartenente alla famiglia delle Euforbiacee. Pianta pantropica, preferisce zone subtropicali e temperate.
Componente tossico. Ricina, contenuta soprattutto nei semi che devono essere masticati per rilasciare i composti tossici.
Sintomatologia sistemica. Nausea, vomito, dolore addominale, diarrea emorragica, nefrotossicità acuta fino ad anuria, cianosi, collasso respiratorio, morte

Caratteristiche e distribuzione. Pianta officinale pantropica perenne semisempreverde, appartenente alla famiglia delle Hypericaceae.
Componente tossico. Ipericina.
Sintomatologia locale. Edema ed eritema delle zone alopeciche, soprattutto a livello di testa.
Sintomatologia sistemica. Altrazione dei parametri biochimici, fotosensibilizzazione della pelle.

Caratteristiche e distribuzione. Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. In passato molto comune in Italia, attualmente a rischio.
Componente tossico. Non è stata identifica nessuna tossina specifica.
Sintomatologia sistemica. Solo in caso di ingestione di grandi quantità nel cavallo. Ipertonicità dei muscoli facciali, edema facciale, disidratazione, perdita di peso, diminuzione del riflesso di deglutizione.