Cartilagine ialina.
Nel pericondrio si distinguono due strati:
1) strato esterno (strato fibroso), di aspetto simile a quello di un tessuto connettivo denso (si riconoscono infatti vasi sanguigni, fasci di fibre collagene e i nuclei allungati dei fibroblasti);
2) strato interno (strato condrogenico), dove si riconoscono i condroblasti (nuclei rotondeggianti) che moltiplicandosi per mitosi determinano l'accrescimento pericondrale (o accrescimento per apposizione) della cartilagine. Il condroblasta produce la sostanza intercellulare e, quando rimane imprigionato nella lacuna, diventa condrocita. Il condrocita in seguito a ripetute divisioni mitotiche forma il gruppo isogeno (accrescimento interstiziale). Notare all'interno della cartilagine i gruppi isogeni e l'aspetto omogeneo della sostanza intercellulare dovuto al fatto che fibrille collagene e condromucoide hanno lo stesso indice di rifrazione.
Trachea. Colorazione: Ematossilina eosina.
Cartilagine ialina.
Notare i gruppi isogeni (o nidi cellulari), rappresentati da due o più condrociti racchiusi nella stessa lacuna. Ogni cellula del gruppo isogeno è circondata da uno strato di matrice cartilaginea più intensamente colorata, denominato capsula. Nella matrice cartilaginea (condromucoide) interposta ai gruppi isogeni (matrice interterritoriale) sono presenti fasci intrecciati di fibre collagene, che tuttavia non si vedono al microscopio ottico in quanto hanno lo stesso indice di rifrazione del condromucoide.
Trachea. Colorazione: Ignesti.
Cartilagine fibrosa o fibro-cartilagine.
In questo tipo di cartilagine il condromucoide è scarso; i fasci di fibre collagene sono ben evidenti, orientati in direzione degli stiramenti e i condrociti, di solito isolati o disposti in file tra i fasci di firbe collagene, sono ovoidali. Nel campo è visibile anche la cartilagine ialina (sulla destra) su cui si inserisce quella fibrosa.
Cercine della cavità glenoidea della scapola. Colorazione: Azan.
Osteoclasti.
Gli osteoclasti sono voluminose cellule polinucleate (possono presentare alcune decine di nuclei) che erodono e distruggono la matrice ossea. Nei centri di ossificazione (sia diretta che indiretta), la demolizione operata dagli osteoclasti contribuisce al rimodellamento delle trabecole ossee. Il processo di rimodellamento è sempre associato alla deposizione di nuovo tessuto osseo da parte degli osteoblasti. Si osservino sulla superficie delle trabecole ossee gli osteoclasti, accolti in fossette (denominate lacune di Howship), che essi stessi hanno scavato, e gli osteoblasti, che depositano sostanza ossea.
Colorazione: Azan.
Osteoclasti.
Gli osteoclasti sono voluminose cellule polinucleate (possono presentare alcune decine di nuclei) che erodono e distruggono la matrice ossea. Nei centri di ossificazione (sia diretta che indiretta), la demolizione operata dagli osteoclasti contribuisce al rimodellamento delle trabecole ossee. Il processo di rimodellamento è sempre associato alla deposizione di nuovo tessuto osseo da parte degli osteoblasti. Si osservino sulla superficie delle trabecole ossee gli osteoclasti, accolti in fossette (denominate lacune di Howship), che essi stessi hanno scavato, e gli osteoblasti, che depositano sostanza ossea.
Colorazione: Azan.
Tessuto osseo compatto.
Notare gli osteoni, le lamelle interstiziali, gli osteociti e i vasi sanguigni all'interno dei canali di Havers o di Volkmann.
Preparato ottenuto per decalcificazione. Colorazione: Azan.
Tessuto osseo compatto.
Con la macerazione si distrugge la componente organica dell'osso; con l'usura (o levigazione) si ottiene dal frammento di osso macerato una sottilissima lamina che, disposta sul vetrino porta-oggetto, viene ricoperta con balsamo del Canada, proprio come una sezione istologica. Il balsamo usato per questi preparati deve però essere molto più viscoso di quello usato normalmente, affinché non penetri nelle lacune ossee, nei canalicoli ossei e nei canali di Havers e di Volkmann di piccolo calibro.
Si notino (1) gli osteoni o sistemi Haversiani, costituiti dal lamelle concentriche al canale di Havers; (2) i sistemi interstiziali o di breccia (lamelle interposte agli osteoni); (3) i canali di Volkmann.
Preparato ottenuto per macerazione e usura.
Centro di ossificazione diretta (o intramembranosa).
Le trabecole ossee si espandono, si accrescono in spessore, si ricongiungono fra loro delimitando degli ampi spazi (spazi interossei) occupati da vasi sanguigni e osteoblasti. Questi ultimi depongono matrice ossea in strati successivi e riducono progressivamente gli spazi fino a trasformarli in sottili canali percorsi da vasi sanguigni. In tal modo all'interno degli spazi si costruisce una strttura stratificata che ricorda quella lamellare degli osteoni
Osso piatto della volta del cranio. Colorazione: Ematossilina eosina.
Centro di ossificazione diretta (o intramembranosa).
Le trabecole ossee si espandono, si accrescono in spessore, si ricongiungono fra loro delimitando degli ampi spazi (spazi interossei) occupati da vasi sanguigni e osteoblasti. Questi ultimi depongono matrice ossea in strati successivi e riducono progressivamente gli spazi fino a trasformarli in sottili canali percorsi da vasi sanguigni. In tal modo all'interno degli spazi si costruisce una strttura stratificata che ricorda quella lamellare degli osteoni
Osso piatto della volta del cranio. Colorazione: Ematossilina eosina.
Ossificazione pericondrale ed endocondrale.
Nel centro di ossificazione endocondrale le cellule cartilaginee ipertrofiche sono degenerate o stanno degenerando. Si osservi la gemma periostale (o gettone vascolare), rappresentata da vasi sanguigni che attraversano il manicotto osseo periostale e penetrano all'interno del centro di ossificazione endocondrale (o centro primario) insieme a cellule osteogeniche; queste si differenziano in osteoblasti e depongono sostanza ossea sulle trabecole cartilaginee calcificate.
Processo orbitale dello sfenoide di suino. Colorazione: Ematossilina eosina.
Ossificazione endocondrale.
Nella metafisi, regione compresa fra epifisi e diafisi, è presente la cartilagine di coniugazione, o disco epifisario o cartilagine di accrescimento (perché permette l'accrescimento in lunghezza dell'osso) o cartilagine seriata (per la disposizione in colonne dei condrociti). Nel preparato, procedendo da sinistra verso destra (dall'epifisi verso la diafisi) si possono riconoscere varie zone:
1) Cartilagine a riposo, con piccoli condrociti.
2) Zona di proliferazione, dove avvengono le mitosi.
3) Zona di accrescimento, le cellule prodotte dalle mitosi si dispongono in file parallele all'asse dell'osso formando lunghe colonne separate da setti di matrice cartilaginea. La cartilagine di accrescimento è detta anche seriata per la disposizione in colonne (o serie) delle cellule di questa zona.
4) Zona di cartilagine ipertrofica, i condrociti sono ipertrofici per accumulo di acqua e glicogeno e nelle aree più profonde vanno incontro a degenerazione, mentre la matrice cartilaginea è più intensamente colorata perchè calcificata.
5) Zona di cartilagine calcificata, i vasi sanguigni e gli osteoblasti provenienti dal centro di ossificazione diafisario invadono gli spazi che si sono creati in seguito alla degenerazione dei condrociti ipertrofici. Gli osteoblasti depositano sostanza ossea sulle trabecole cartilaginee calcificate formando trabecole osteo-cartilaginee.
Regione metafisaria (o disco epifisario) di tibia di gatto. Colorazione: Azan.
Ossificazione endocondrale nella regione metafisaria (o disco epifisario).
Nella metafisi, regione compresa fra epifisi e diafisi, è presente la cartilagine di coniugazione, o disco epifisario o cartilagine di accrescimento (perché permette l'accrescimento in lunghezza dell'osso) o cartilagine seriata (per la disposizione in colonne dei condrociti). Nel preparato, procedendo da sinistra verso destra (dall'epifisi verso la diafisi) si possono riconoscere varie zone:
1) Cartilagine a riposo, con piccoli condrociti.
2) Zona di proliferazione, dove avvengono le mitosi.
3) Zona di accrescimento, le cellule prodotte dalle mitosi si dispongono in file parallele all'asse dell'osso formando lunghe colonne separate da setti di matrice cartilaginea. La cartilagine di accrescimento è detta anche seriata per la disposizione in colonne (o serie) delle cellule di questa zona.
4) Zona di cartilagine ipertrofica, i condrociti sono ipertrofici per accumulo di acqua e glicogeno e nelle aree più profonde vanno incontro a degenerazione, mentre la matrice cartilaginea è più intensamente colorata perchè calcificata.
5) Zona di cartilagine calcificata, i vasi sanguigni e gli osteoblasti provenienti dal centro di ossificazione diafisario invadono gli spazi che si sono creati in seguito alla degenerazione dei condrociti ipertrofici. Gli osteoblasti depositano sostanza ossea sulle trabecole cartilaginee calcificate formando trabecole osteo-cartilaginee.
Regione metafisaria (o disco epifisario) di tibia di gatto. Colorazione: Azan.
Ossificazione endocondrale nella regione metafisaria (o disco epifisario o cartilagine di accrescimento).
Nella diafisi il processo di ossificazione endocondrale si è esteso fino a raggiungere la cartilagine di accrescimento e i vasi sanguigni e gli osteoblasti invadono gli spazi che si sono creati in seguito alla degenerazione dei condrociti ipertrofici. Gli osteoblasti depositano sostanza ossea sulle trabecole cartilaginee calcificate. Si osservi il manicotto osseo periostale che si arresta a livello della cartilagine di accrescimento.
Tibia di gatto. Colorazione: Ematossilina eosina.
Ossificazione endocondrale nella regione metafisaria (o disco epifisario o cartilagine di accrescimento).
Nella diafisi il processo di ossificazione endocondrale si è esteso fino a raggiungere la cartilagine di accrescimento e i vasi sanguigni e gli osteoblasti invadono gli spazi che si sono creati in seguito alla degenerazione dei condrociti ipertrofici. Gli osteoblasti depositano sostanza ossea sulle trabecole cartilaginee calcificate.
Tibia di gatto. Colorazione: Ematossilina eosina.
Ossificazione endocondrale a livello epifisario (centro di ossificazione secondario).
Nella zona centrale della cartilagine epifisaria si osservano processi simili a quelli che avvengono nell'ossificazione endocondrale della cartilagine diafisaria: ipertrofia dei condrociti, calcificazione del condromucoide, degenerazione dei condrociti stessi e invasione di vasi e di osteoblasti. Nel centro di ossificazione epifisario il processo di ossificazione si espande a raggiera dal centro dell'epifisi verso la periferia e non invade lo strato superficiale della cartilagine epifisaria, che permarrà sotto forma di cartilagine articolare. Nell'epifisi pertanto non avviene l'ossificazione pericondrale. SI osservi la cartilagine di accrescimento interposta fra epifisi e diafisi.
Regione epifisaria di tibia di gatto. Colorazione: Azan.
Ossificazione endocondrale a livello epifisario (centro di ossificazione secondario).
Nella zona centrale della cartilagine epifisaria si osservano processi simili a quelli che avvengono nell'ossificazione endocondrale della cartilagine diafisaria: ipertrofia dei condrociti, calcificazione del condromucoide, degenerazione dei condrociti stessi e invasione di vasi e di osteoblasti. Nel centro di ossificazione epifisario il processo di ossificazione si espande a raggiera dal centro dell'epifisi verso la periferia e non invade lo strato superficiale della cartilagine epifisaria, che permarrà sotto forma di cartilagine articolare. Nell'epifisi pertanto non avviene l'ossificazione pericondrale. SI osservi la cartilagine di accrescimento interposta fra epifisi e diafisi.
Regione epifisaria di tibia di gatto. Colorazione: Azan.